CONFERENZA “PESCA PROFESSIONALE IN ACQUE INTERNE; SOLUZIONI E PROPOSTE”

 

Al Carpitaly 2018 la conferenza stampa sulla pesca professionale in acque interne è stata aperta da Roberto Ripamonti che ha focalizzato l’attenzione sulle licenze rilasciate per la pesca professionale in Italia centrale, su come vengano gestite e sull’indotto economico che comportano. Ha osservato che il pesce pescato porta guadagni solo per pochi, viene spesso catturato con modalità illegali e viene stoccato e messo sul mercato in condizioni igieniche scarse.

Michele Fanfani, esperto di bass fishing, ha spiegato come la pesca ricreativa in questa disciplina porti all’economia un volume d’affari 10 volte superiore a quello prodotto dalla pesca professionale. Quest’ultima, inoltre, conduce all’esaurimento della risorsa ittica mentre la pesca sportiva praticando il catch and release continua a produrre ricchezza ogni volta che il pesce viene rilasciato.

L’intervento del Presidente FIPSAS Ugo Claudio Matteoli ha sottolineato come non si possa certo affermare che i pescatori professionali coincidano con i bracconieri ma continuare a tenere in vita un’attività economica non redditizia per chi la pratica legalmente e che allo stesso tempo lascia ampi spazi d’azione ai criminali non ha senso. Sarebbe necessario che la legislazione italiana riconoscesse la risorsa ittica come patrimonio indisponibile dello Stato e che le licenze di pesca professionali venissero convertite in licenze di guide di pesca anche attraverso l’assegnazione di contributi economici a sostegno. Ha parlato dell’importanza di collaborare con le forze dell’ordine e della necessità che esse vengano dotate delle risorse economiche e dei poteri necessari ad agire.

L’On. Carra, complimentandosi con tutte la parti coinvolte, ha parlato dei risultati ottenuti proprio con le argomentazioni e le idee emerse in questi anni nei vari eventi tenutisi al Carpitaly e come la sensibilità nei confronti della problematica sia comune a molti partiti politici italiani.

E’ intervenuto anche Vitaliano Daolio gestore dell’Acquario del Po, che per svolgere la sua attività ha dovuto richiedere una licenza di pesca professionale, testimoniando l’importanza che i pescatori professionisti siano coalizzati con le autorità e facciano vigilanza per la tutela della loro lecita professione.

A sostegno della pesca ricreativa è intervenuto Matteo Cortellazzi Vice Presidente di CarpFishing Italia evidenziando la necessità di effettuare maggiori controlli ed enumerando una serie di requisiti che dovrebbero essere richiesti nel rilascio delle licenze di pesca.

Francesco Ruscelli, Direttore FIOPS, ha ribadito la solidarietà da parte delle aziende del settore e l’impegno assunto affianco alla Federazione nel perseguimento dei comuni scopi.

Il Carpitaly di Gonzaga si conferma importante momento di riflessione e di ripartenza per tutto il movimento della pesca sportiva e ricreativa.

Fipsas Nazionale