Si è concluso oggi il processo che vedeva imputati alcuni pescatori di origine rumena, colti in flagranza di reato mentre pescavano abusivamente con l’ausilio di reti vietate e corrente elettrica nell’oasi protetta denominata Vallesanta (Campotto, Argenta), riconosciuta ZRF e tutelata come area ReteNatura2000.
Il reato contestato dall’accusa era il furto aggravato (di pesce), ed ha permesso, per la prima volta in provincia di Ferrara, a Fipsas e Bonifica Renana, di costituirsi parte civile nel processo penale e rivendicare il risarcimento danni da reato.
Gli imputati nelle prime fasi del processo hanno corrisposto alle parti civili costituite una somma complessiva di 2.000,00 euro, per riparare il danno cagionato dal reato. Nonostante l’opposizione di Fipsas e Bonifica Renana, che ritenevano insufficiente tale somma, il giudice l’ha valutata congrua ai fini dell’estinzione del reato, concludendo così il procedimento prima della discussione.
Soddisfazione “a metà” per i pescatori che per la prima volta a Ferrara, vedono riconosciuto il danno da pesca di frodo nei confronti di un associazione di pesca sportiva e di tutela ambientale, ma si ambiva a contestare anche il danno ambientale dovuto al danneggiamento dell’oasi protetta e all’uccisione e detenzione di specie protette (5 anguille), che però non è stato considerato e per cui è già stata presentata autonoma denuncia ai Carabinieri Forestali di Ferrara a nome di Fipsas.
Con questo processo è stato compiuto un passo importante, riconoscendo a Fipsas piena rappresentatività dell’interesse ambientale.
Le associazioni sul territorio UPE ed Eurocarp club si costuiranno parte civile in ogni processo per bracconaggio.
In attesa di future contestazioni inerenti a nuove condotte di pesca di frodo, che continuano a ledere le acque e la biodiversità in provincia di Ferrara, Unione Pescatori Estensi e Eurocarp Club si affermano in prima linea per la tutela dell’ambiente.